Le fantasiose e intelligenti installazioni e performance dello studio londinese "Haque Design + Research" sono note in tutto il mondo. Basate sull'interattività, sul coinvolgimento degli utenti e su tecnologie informatiche e telematiche, sono spettacolari e divertenti, ma mai fini a sé stesse.
Riescono a far riflettere su temi ambientali e sociali rilevanti del nostro tempo.
"Open Burble" è una serie particolarmente felice presentata in diverse varianti a Londra, Santa Monica, Dubai, commissionata dalla Biennale di Singapore nel 2006 e vincitrice di prestigiosi premi e riconoscimenti internazionali. Palloni all'elio sono collegati fra loro con una leggerissima struttura in fibre di carbonio e controllabili attraverso barre di navigazione manovrate dai performers e da utenti del pubblico. In alcuni casi essi stessi hanno contribuito alla redazione del progetto fin dalle prime fasi. La configurazione del Burble, sempre mutevole, è determinata dal vento e dai movimenti del pubblico, che può compiere una serie di azioni come tirare, rilasciare, ruotare, sollevare, inclinare, abbassare le barre.
Dei sensori collegati a LED recepiscono i movimenti e li trasformano in luce colorata che agisce su ogni singolo pallone come se fosse un pixel, creando infiniti pattern di forme e colori. Ciascun partecipante, manovrando, impara a riconoscere gli effetti di suoi movimenti individuali, le conseguenze sul pattern complessivo di forma e colore e quelle delle sue interazioni con gli altri. Si genera, così, un interessante modello dinamico di controllo collettivo a "intelligenza distribuita".
Questo blog seguirà da vicino le installazioni e le performance di Haque Design + Research.
Nel filmato, il Burble allestito per l'apertura della London Fashion Week a Settembre del 2007.
G.C.
lunedì 19 aprile 2010
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2 commenti:
Potrebbe essere la metafora di una progettazione urbanistica..
Già, Luigi, infatti: ma senza megapiani faraonici, centralistici e autoritari.
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